Il Cammino dei Briganti è un itinerario che si sviluppa tra borghi medievali e la natura selvaggia di Abruzzo e Lazio. E’ il cammino che ripercorre l’antica linea di confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie, seguendo le orme dei fuorilegge che dominavano la zona a cavallo tra la Marsica in Abruzzo e il Cicolano nel Lazio .
Percorribile in sette giorni, è un cammino a quote medie (tra gli 800 e i 1300 m. di quota) tra la Val de’ Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino con partenza e arrivo da Sante Marie vicino a Tagliacozzo (AQ). La Marsica e il Cicolano sono terre di boschi, montagne e storie di briganti. In particolare il territorio attraversato da questo cammino è un territorio di confine, oggi tra Abruzzo e Lazio, ieri tra Stato Pontificio e Regno Borbonico.
I briganti vivevano sul confine per passare da una parte all’altra a seconda della minaccia. I briganti non erano malviventi, erano più simili ai partigiani e lottavano contro l’invasione dei Sabaudi che avevano costretto il popolo ad entrare nell’esercito. Erano spiriti liberi che non volevano assoggettarsi ai nuovi padroni e per questo motivo erano entrati in clandestinità.
Una storia fatta di rapimenti, riscatti, estorsioni e tanta violenza. Una storia di 150 anni fa. Oggi l’esperienza dei viaggiatori antichi viene riproposta come viaggio a piedi da paese a paese lungo questo cammino di 7 giorni, tutto ben percorribile, segnato e con posti tappa attrezzati.
il Cammino dei Briganti si può percorrere da soli o in compagnia, o anche solo in parte, tappa per tappa. Per le pause notturne ci si può fermare presso piccole strutture a conduzione familiare ma si può anche vivere l’avventura di trasorrere una notte in tenda.